Tale progetto ha coinvolto le classi IIA, IIB, IIIB della Scuola
Secondaria di Roccastrada ed ha previsto 4 laboratori (8 ore) finalizzati alla
conoscenza e all’educazione dei linguaggi teatrali; il regista M. Gracili e il
giornalista G. Baldanzi hanno fornito agli studenti gli strumenti per la comprensione
dei linguaggi del teatro ed hanno stimolato la riflessione critica.
Durante gli
incontri sono stati analizzati gli elementi base per valutare gli spettacoli
teatrali (regia, drammaturgia, attori, pubblico) e parallelamente, con l’aiuto
del giornalista, si è lavorato sulla sintesi e sull’efficacia nella
comunicazione scritta.
Il 13 febbraio scorso i ragazzi hanno partecipato allo spettacolo
“All’alba perderò” di Andrea Muzzi al teatro dei Concordi ed ecco le loro recensioni:
"Lo spettacolo “All’alba
perderò” di e con Andrea Muzzi ha messo in scena alcuni sportivi e
musicisti considerati “perdenti”.
L’attore è stato molto bravo, perché è riuscito a rappresentare la vita dei
vari personaggi con grande comicità. Ho notato che gesticolava tanto. La scenografia era piuttosto povera, c’erano
soltanto corde, crucce, cartelloni con
immagini; le corde erano attaccate al soffitto e le crucce, che erano legate all’estremità opposta delle corde, tenevano i cartelloni sui quali
si vedevano le foto dei personaggi. Nonostante i pochi oggetti presenti, la
rappresentazione è stata efficace, mi è piaciuta e penso che possa essere
adatta a qualsiasi pubblico. " G.Prianti
"Andrea Muzzi racconta, su un piano comico,
quello che nella realtà rappresenta il non accettare sconfitte. Entra in scena
accompagnato da un piccolo problema tecnico di luci (NON VOLUTO), ma nonostante
tutto ci ha coinvolto con la sua simpatia e allegria facendo sentire anche noi
un po' protagonisti. La scenografia era molto colorata, veniva allestita
dall’attore, in scena, con cartelloni su
cui erano rappresentate fotografie di persone diventate famose grazie
alle loro numerose sconfitte. È stato molto divertente e neanche un po' noioso.
Ha fatto ridere sia gli adulti sia i bambini e proprio per questo lo consiglio a tutti e a tutte le
età. Spettacolo molto divertente!" E. Bassetti
"All’inizio dello spettacolo teatrale “All’alba
perderò” c’è stato un problema tecnico ma Muzzi, l’autore-attore, è stato bravo
perché è riuscito a farci ridere comunque. L’opera parlava dei fallimenti di
sportivi (e non solo) diventati famosi grazie ad essi. La scenografia era
semplice, ma colorata e piena di cartelloni con le fotografie dei personaggi
rappresentati dall’attore. Personalmente mi è piaciuto molto e ho riflettuto
sul fatto che non bisognerebbe mai scoraggiarsi quando non si raggiungono i
risultati che vogliamo, perché comunque se ne possono ottenere altri o avere la
possibilità di riscattarci nel tempo." L. Brunacci
"Prima che iniziasse lo spettacolo di Andrea Muzzi ci sono stati alcuni problemi tecnici : non andavano le luci e la voce delle casse audio. Lui però è riuscito a improvvisare molto bene. Quando è iniziato lo spettacolo si è visto subito che faceva ridere . Lo spettacolo parlava di insuccessi sportivi di calciatori, pugili e atleti, raccontandoli in modo scherzoso e ironico. A me è piaciuto molto e mi ha fatto ridere a crepapelle. Al termine dello spettacolo siamo andati a salutarlo nel suo camerino e successivamente siamo andati a vedere il palco . Mi ha fatto piacere salutarlo di persona!" D. Chiaramonti
"Questo spettacolo di Andrea Muzzi mi è piaciuto molto perché lui è simpaticissimo, anche grazie alla parlata fiorentina. Infatti non sono riuscito a staccare gli occhi dal palco perché lui è bravissimo. Lo spettacolo parlava di fallimenti sportivi intesi come metafora degli errori della vita quotidiana di tutti noi che però non ci impediscono di andare avanti. Lo consiglio a chiunque abbia lo possibilità di andare a vederlo." L. Falconi
"Prima che iniziasse lo spettacolo di Andrea Muzzi ci sono stati alcuni problemi tecnici : non andavano le luci e la voce delle casse audio. Lui però è riuscito a improvvisare molto bene. Quando è iniziato lo spettacolo si è visto subito che faceva ridere . Lo spettacolo parlava di insuccessi sportivi di calciatori, pugili e atleti, raccontandoli in modo scherzoso e ironico. A me è piaciuto molto e mi ha fatto ridere a crepapelle. Al termine dello spettacolo siamo andati a salutarlo nel suo camerino e successivamente siamo andati a vedere il palco . Mi ha fatto piacere salutarlo di persona!" D. Chiaramonti
"Questo spettacolo di Andrea Muzzi mi è piaciuto molto perché lui è simpaticissimo, anche grazie alla parlata fiorentina. Infatti non sono riuscito a staccare gli occhi dal palco perché lui è bravissimo. Lo spettacolo parlava di fallimenti sportivi intesi come metafora degli errori della vita quotidiana di tutti noi che però non ci impediscono di andare avanti. Lo consiglio a chiunque abbia lo possibilità di andare a vederlo." L. Falconi
Il prossimo appuntamento a teatro è per il 25 febbraio con "Milite ignoto – Quindicidiciotto"
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