mercoledì 24 febbraio 2016

OPEN THEATRE - All'alba perderò

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Ha preso il via  'Open Theatre'un progetto pilota di Roccastrada ideato per creare una rete fra i teatri della provincia che offrano agli studenti la possibilità di assistere gratuitamente a diversi spettacoli “in cambio” di un impegno da parte dei ragazzi  a recensire le pièce a cui assistono, riportando opinioni, emozioni e critiche. 

Tale progetto ha coinvolto le classi IIA, IIB, IIIB della Scuola Secondaria di Roccastrada ed ha previsto 4 laboratori (8 ore) finalizzati alla conoscenza e all’educazione dei linguaggi teatrali; il regista M. Gracili e il giornalista G. Baldanzi hanno fornito agli studenti gli strumenti per la comprensione dei linguaggi del teatro ed hanno stimolato la riflessione critica. 

Durante gli incontri sono stati analizzati gli elementi base per valutare gli spettacoli teatrali (regia, drammaturgia, attori, pubblico) e parallelamente, con l’aiuto del giornalista, si è lavorato sulla sintesi e sull’efficacia nella comunicazione scritta.


Il 13 febbraio scorso i  ragazzi hanno partecipato allo spettacolo “All’alba perderò” di Andrea Muzzi al teatro dei Concordi ed ecco le loro recensioni:

"Lo spettacolo “All’alba perderò” di e con Andrea Muzzi ha messo in scena alcuni sportivi e musicisti  considerati “perdenti”. L’attore è stato molto bravo, perché è riuscito a rappresentare la vita dei vari personaggi con grande comicità. Ho notato che gesticolava tanto.  La scenografia era piuttosto povera, c’erano soltanto  corde, crucce, cartelloni con immagini; le corde erano attaccate al soffitto e le crucce, che  erano legate all’estremità opposta  delle corde, tenevano i cartelloni sui quali si vedevano le foto dei personaggi. Nonostante i pochi oggetti presenti, la rappresentazione è stata efficace, mi è piaciuta e penso che possa essere adatta a qualsiasi pubblico.  " G.Prianti


"Andrea Muzzi racconta, su un piano comico, quello che nella realtà rappresenta il non accettare sconfitte. Entra in scena accompagnato da un piccolo problema tecnico di luci (NON VOLUTO), ma nonostante tutto ci ha coinvolto con la sua simpatia e allegria facendo sentire anche noi un po' protagonisti. La scenografia era molto colorata, veniva allestita dall’attore, in scena, con cartelloni su  cui erano rappresentate fotografie di persone diventate famose grazie alle loro numerose sconfitte. È stato molto divertente e neanche un po' noioso. Ha fatto ridere sia gli adulti sia i bambini e proprio  per questo lo consiglio a tutti e a tutte le età. Spettacolo molto divertente!" E. Bassetti


"All’inizio dello spettacolo teatrale “All’alba perderò” c’è stato un problema tecnico ma Muzzi, l’autore-attore, è stato bravo perché è riuscito a farci ridere comunque. L’opera parlava dei fallimenti di sportivi (e non solo) diventati famosi grazie ad essi. La scenografia era semplice, ma colorata e piena di cartelloni con le fotografie dei personaggi rappresentati dall’attore. Personalmente mi è piaciuto molto e ho riflettuto sul fatto che non bisognerebbe mai scoraggiarsi quando non si raggiungono i risultati che vogliamo, perché comunque se ne possono ottenere altri o avere la possibilità di riscattarci nel tempo." L. Brunacci


"Prima che iniziasse lo spettacolo di Andrea Muzzi ci sono stati alcuni problemi tecnici : non andavano le luci e la voce delle casse audio. Lui però è riuscito a improvvisare molto bene. Quando è iniziato lo spettacolo si è visto subito che faceva ridere . Lo spettacolo parlava di insuccessi sportivi di calciatori, pugili e atleti, raccontandoli in modo scherzoso e ironico. A me è piaciuto molto e mi ha fatto ridere a crepapelle. Al termine dello spettacolo siamo andati a salutarlo nel suo camerino e successivamente siamo andati a vedere il palco . Mi ha fatto piacere salutarlo di persona!" D. Chiaramonti


"Questo spettacolo di Andrea Muzzi mi è piaciuto molto perché lui è simpaticissimo, anche grazie alla parlata fiorentina. Infatti non sono riuscito a staccare gli occhi dal palco perché lui è bravissimo. Lo spettacolo parlava di fallimenti sportivi intesi come metafora degli errori della vita quotidiana di tutti noi che però non ci impediscono di andare avanti. Lo consiglio a chiunque abbia lo possibilità di andare a vederlo." L. Falconi


Il prossimo appuntamento a teatro è per il 25 febbraio con "Milite ignoto – Quindicidiciotto"

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